ZONA ROSSA: SI VA A PESCARE O NO?
In questi giorni sono tante le domande che i nostri tesserati e i tanti pescasportivi bolognesi rivolgono alla nostra Sezione FIPSAS in relazione alla giusta interpretazione delle norme che regolano anche la pratica del nostro sport, alla luce delle disposizioni nazionali e locali che regolano tutte le attività durante questa emergenza.
Il Presidente della FIPSAS bolognese, avv. Alberto Rossi, ha prodotto le indicazioni sotto riportate nell’intento di fare chiarezza su alcuni argomenti
“Il periodo che stiamo vivendo non è certo dei migliori. Il territorio in cui viviamo ed operiamo è zona Rossa e rischiamo concretamente di vivere nuovamente la situazione dello scorso anno. Come pescatori e ancor prima come cittadini dobbiamo fare la nostra parte per combattere il diffondersi del contagio.
In questo contesto abbiamo ritenuto opportuno fornire alcuni chiarimenti su ciò che è consentito e non consentito fare in zona Rossa.
Anzitutto dobbiamo sempre ricordare che le normative hanno quale principale obiettivo il contenimento del contagio attraverso:
– l’uso dei dispositivi di protezione individuale (mascherine ed igienizzazione costante delle mani)
– Il divieto di assembramenti
– la limitazione degli spostamenti.
Nelle zone rosse le limitazioni si fanno più stringenti per cui, per quanto più ci riguarda da vicino:
– tutte le attività sportive e motorie sono sospese al pari degli eventi e delle competizioni sportive (si fa eccezione soltanto per le gare di interesse nazionale riconosciute dal Coni).
– sono soltanto consentite le attività sportive all’aperto esclusivamente in forma individuale.
Ciò significa che, se proprio non possiamo farne a meno, facciamo in modo, in questi giorni di emergenza sanitaria, di andare a pescare soltanto da soli e nelle acque del nostro Comune di residenza, sempre con la relativa autocertificazione e verificando in anticipo l’eventuale esistenza di ordinanze comunali più restrittive, che possono sempre esserci.“