Storicamente il nuoto pinnato nasce nella metà degli anni '50, in conseguenza alle evoluzioni che ha avuto durante la seconda guerra mondiale, essendo le pinne ampiamente usate per le operazioni di sabotaggio delle navi nemiche nei porti italiani dalla divisione X MAS, e si sviluppa in relazione alle attività subaquee, per favorire l'utilizzo delle pinne nella pesca subacquea.
In Italia si trova traccia dei primi atti ufficiali, volti a dare definizione organica alla specialità, nel 1955 a Bologna dove viene aperta la prima società di nuoto pinnato.
È in quegli anni che viene stilato un primo regolamento della specialità e fin dal 1955 la nuova disciplina viene affiliata alla F.I.P.S.(Federazione Italiana Pesca Sportiva), che dopo anni di battaglie, solo negli anni '90 dopo aver negato il consenso all'uscita del Nuoto Pinnato dalla federazione per congiungersi a quella che dovrebbe essere la naturale federazione di appartenenza(F.I.N.), aggiunge alla propria dicitura le due lettere che sono espressione del nuoto pinnato, diventando così F.I.P.S.A.S.(Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee).
Questa prima fase di sviluppo continua fino alla fine degli anni '60, quando con i campionati europei di Locarno del 1969 la nascita a livello internazionale viene ufficialmente sancita. I titoli sono assegnati nelle distanze dei 100, 200, 400, 800 e 1850 metri maschili e femminili e le classiche staffette 4×100 e 4×200.
Fin da questo primo appuntamento internazionale si evidenzia l'elevata competitività degli atleti dell'URSS, che ancora oggi, dispersi sotto varie bandiere (Russia, Ucraina, etc.), continua. Nel 1971 per il nuoto pinnato è il momento di una autentica rivoluzione, quando viene introdotto un nuovo strumento natatorio: il monopinna.
Si tratta di una pinna unica, realizzata in vari materiali, e già nel 1972, grazie a questo nuovo supporto per la prima volta un uomo nuota i 100 metri sotto i 40 secondi (39"92).
In realtà la convivenza tra monopinna e bipinne continua fino al 1979, quando tutti i primati mondiali sono realizzati con il monopinna.
Come per altre discipline sportive, anche nel nuoto pinnato esistono tradizionalmente nazioni che rappresentano, grazie ai loro successi, un modello per tutti gli altri: oltre alla già citata Russia per le specialità in piscina, da molti anni si è proposta alla ribalta la scuola cinese per le gare subacquee e la scuola italiana del fondo e mezzofondo.
In Italia il nuoto pinnato si è sviluppato parallelamente in piscina e in acque aperte. Le gare di fondo, numerose e distribuite inizialmente lungo tutta la penisola, hanno attirato inizialmente un maggiore interesse e in campo internazionale l'Italia ha sempre mantenuto posizioni di rilievo.
L'Italia vanta numerosi titoli mondiali e europei, individuali e a squadre, nelle varie competizioni tenutesi fino ad oggi, affermandosi quindi come una delle nazioni di vertice al mondo.