LA VALLE SANTA SARA’ ANCORA IN CONVENZIONE CON LA FIPSAS DI BOLOGNA
Alla presenza del Vice Sindaco di Argenta (Fe), comune sul cui territorio é ubicato il comprensorio della Valle Santa, il Presidente della FIPSAS bolognese, Alberto Rossi, e il Consigliere Donato Puggioli il 4 gennaio 2019 hanno posto le basi per il rinnovo della Convenzione che sancisce la competenza della Federazione, per quanto concerne la pesca sportiva su questa importate e particolarissima "zona umida" collocata a cavallo delle provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna e gestito dall'Ente Bonifica Renana per quanto concerne le caratteristiche idrauliche.
Questa preintesa è stato concordata con il dott. Pini come rappresentante dell'Ente di Bonifica e rappresenta un preaccordo che precede il rinnovo vero e proprio della convenzione triennale tra FIPSAS e Bonifica Renana; presente a questo importante momento istituzionale anche Oder Magri, Presidente della ASD Valle Santa, l'Associazione che, per conto della FIPSAS di Bologna, gestisce praticamente la Pesca Sportiva e svolge una fondamentale opera di vigilanza della Valle Santa.
Questa zona ha un valore naturalistico importantissimo perché rappresenta una porzione di territorio pressoché inalterata da moltissimi anni, che funge non solo come polmone verde e rifugio per svariate specie di pesci, uccelli stanziali e di passo, anfibi, insetti ed animali della bassa pianura, ma anche come casse di scolmata per le piene, un tempo rovinose, dei fiumi Idice e Sillaro che qui arrivano a lambirsi prima di sfociare in Reno, poco più a valle.
QUALCHE NOTIZIA SULLA VALLE SANTA
La Valle Santa nasce nel 1927 come Cassa di Scolmata dei fiumi Idice e Sillaro che in questo tratto arrivano quasi a sfiorarsi prima di sfociare, poco più a valle, nel più grande fiume Reno; in questo punto, per secoli, questi tre corsi d'acqua avevano creato moltissimi problemi in occasione delle piene rovinose che periodicamente allagavano immensi tratti di pianura arrecando moltissimi danni alle popolazioni locali e alle culture.
Questa immensa opera idraulica, della superficie di 273 ettari, creata artificialmente a mano dall'uomo con strumenti manuali e grazie all'opera instancabile di migliaia di "scariolanti", fu ideata per bonificare una vasta zona paludosa e vi confluiscono anche le acque piovane dei territori limitrofi tramite una fitta rete di canali di scolo.
I 273 ettari di superficie della Valle Santa, dislocati in un virtuale triangolo del perimetro di circa dieci chilometri, sono inseriti nel comprensorio del Parco del Delta del Po e comprendono anche oltre 70 ettari di canneto spontaneo, che nei decenni si sono andati formando per l'opera incessante della natura, che ha ricreato la vegetazione originaria del luogo. Un tempo era presente anche una grande quantità di ninfee italiane bianche ma con il proliferare della nutria, ghiotta dei dolce germoglio di queste piante, queste sono pressoché scomparse in questa zona.
La Valle Santa, negli anni precedenti e seguenti gli eventi bellici, ha rappresentato anche una importante fonte di nutrimento per le popolazioni locali, che qui potevano trovare pesce e selvaggina con una certa facilità, e di reddito grazie alle coltivazioni di diverse piante utili per l'uomo come la canapa, la saggina, la canna dolce.
La profondità media é inferiore al metro e risente di vari fattori, anche se é nel complesso sempre piuttosto contenuta; solo i canali perimetrali fanno registrare profondità superiori, proprio per favorire le periodiche secche che un tempo venivano fatte per la manutenzione ordinaria e la pesca.
Fino agli anni '70 il ciclo di lavorazioni e di manutenzione fu mantenuto inalterato per mantenere viva ed efficiente "la Valle". Dai primi anni '80, per vari motivi, soprattutto economici ma anche per lo spopolamento delle campagne, sono venute a mancare le persone che conoscevano direttamente "la Valle" perché vi abitavano e tutta l'opera fu lasciata lentamente andare e non venne più manutenuta con regolarità dagli Enti preposti, sino ad arrivare alla chiusura effettiva all'accesso di chiunque alla Valle, a qualsiasi scopo.
Questo portò, in tempi relativamente brevi, ad un progressivo deterioramento della grande opera.
Solo nel nuovo millennio, grazie all' incessante opera di sensibilizzazione presso i Comuni e la Bonifica Renana svolta da volontari locali, che avevano vissuto da ragazzi gli anni d'oro della "Valle" e non si sapevano rassegnare al declino di questa grande testimonianza di ingegneria e lavoro di queste genti, si é arrivati, nel 2012, alla costituzione della ASD Valle Santa, Società affiliata alla FIPSAS di Bologna che, di fatto, ha riportato alla vita questo splendido posto, non solo per la pratica della pesca sportiva ma anche per favorire un turismo naturalistico che qui trova possibilità di fare passeggiate ed escursioni per ammirare 'da dentro' un ambiente particolarissimo come questo.
In questo va riconosciuta la grande lungimiranza e coraggio della FIPSAS bolognese, che accettò sei anni orsono questa sfida e si prefisse di costituire questa autentica oasi naturale.
Tramite i Soci/volontari della ASD Valle Santa, la FIPSAS esplica un'azione di grande tutela ambientale e di vigilanza quotidiana del delicato stato di salute della Valle Santa, ed é la referente per la pesca sportiva e l'ambiente dell'Ente di Bonifica, che resta comunque l'unica delegata alla gestione ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell'opera idraulica.
La Società gestisce, per conto della FIPSAS, l'accesso ai pescatori sportivi ed ha rivalutato, in pochi anni, la pescosità della Valle, fino ad una decina di anni fa in balia di bracconieri e vandali di ogni genere.
L'impegno della Federazione bolognese ha portato la FIPSAS ad organizzare in queste acque anche alcune competizioni importanti, tra le quali un'edizione del Campionato Italiano per Società di Carp Fishing qualche anno fa.
PESCA, PESCI E NON SOLO…
Nel comprensorio della Valle Santa é possibile praticare, nelle specifiche zone indicate e nei giorni di giovedi, sabato e domenica e festivi, oltre al carp fishing anche lo spinning e la pesca al colpo, oltre alla classica pesca dell'anguilla e del pesce gatto tipiche di queste zone, previo il possesso della tessera FIPSAS e il pagamento di una quota giornaliera da pagare al momento dell'accesso al comprensorio.
Per chi intende praticare il bird watching o effettuare passeggiate o itinerari in bicicletta, nei giorni previsti l'accesso é gratuito e non é necessario il possesso della tessera federale.
Per chi intende fruire dei barbecue presenti é necessaria la comunicazione al momento dell'ingresso e il versamento di una quota di cauzione della griglia che viene fornita dalla Associazione.
Nella Valle vi é grande presenza di pesci di varie specie come carpe, carassi, anguille, lucci italici, black bass, rare tinche, pesci gatto, aspi, breme, siluri oltre che una grande presenza di microfauna specifica con specie anche rare, che qui trovano un ambiente originario ed incontaminato.
All'interno del comprensorio della Valle Santa sono presenti anche punti di ristoro con specialità locali.
A seconda della tipologia di tecnica impiegata vi sono norme regolamentari specifiche reperibili sia in loco che sul sito della FIPSAS di Bologna /index.php/acque-impianti-2/valle-santa/regolamento/
Angelo Borgatti